La sua opera è stata di riferimento per molti artisti modenesi della prima metà del XX secolo.[1] Nonostante i lunghi soggiorni a Firenze e Milano, Graziosi ha continuato a partecipare attivamente alle manifestazioni culturali, prendendo parte a mostre locali e ai più importanti circoli artistici come l'Accademia del Fiasco e l'Associazione degli Artisti e della Stampa di Modena.
La sua opera è stata di riferimento per molti artisti modenesi della prima metà del XX secolo.[1] Nonostante i lunghi soggiorni a Firenze e Milano, Graziosi ha continuato a partecipare attivamente alle manifestazioni culturali, prendendo parte a mostre locali e ai più importanti circoli artistici come l'Accademia del Fiasco e l'Associazione degli Artisti e della Stampa di Modena.
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