In generale, per Europa orientale si intende la parte europea della Russia, Bielorussia, Moldavia e Ucraina. Culturalmente e storicamente, i paesi dell'Europa orientale sono in gran parte modellati dalla Chiesa ortodossa. Etnicamente, linguisticamente e culturalmente, tuttavia, l'Ungheria, la Romania, la Repubblica Ceca, l'Estonia, la Lituania e la Lettonia sono anche contate come Europa dell'Est.

In Russia, gli artisti hanno creato icone esclusivamente con la tecnica della tempera all'uovo per quasi 800 anni. Solo all'inizio del XIX secolo cominciarono a imparare le abilità che i pittori europei avevano fin dal Rinascimento. La connessione della pittura russa con l'arte di Spagna, Italia e Germania è dimostrata in modo espressivo dalle opere di Pavel Fedotov, Alexander Ivanov e Ivan Aivazovsky. Fondarono un'associazione di artisti che si ribellò allo stile di pittura dettato dall'imperiale Accademia d'Arte di Pietroburgo.

A causa della situazione politica, gli sviluppi della pittura nell'Europa dell'Est sono progrediti più lentamente che in Occidente negli ultimi decenni. A causa della mancanza di informazioni e di possibilità di attuazione, la maggior parte degli artisti non furono in grado di seguire le nuove tendenze, ma piuttosto conservarono e perfezionarono le loro precedenti tecniche pittoriche ed espressive. Le opere create possono quindi essere attribuite allo sviluppo personale dei pittori e non alle tendenze della moda. Soprattutto, i legami precedentemente stretti di molti pittori rumeni con gli impressionisti possono ancora essere visti in molte delle loro opere. Si dovrebbero citare, tra gli altri, pittori contemporanei come Theodore Vescu o Dan Bajenaru.